Stefan Zweig

All'apice della sua carriera letteraria, tra gli anni venti e trenta del XX secolo, è stato mediatore fra le
culture, animato da sentimenti
pacifisti e
umanisti; è noto come autore di
novelle e
biografie. Politicamente era
internazionalista,
cosmopolita ed
europeista, espressioni di alcuni sentimenti diffusi durante la
Belle Époque, periodo della sua formazione al quale guardò sempre con rimpianto per la pace che regnava specialmente nella
Mitteleuropa, sotto l'
Impero austro-ungarico prima dello scoppio della
prima guerra mondiale.
Nel
primo dopoguerra fu un oppositore fermo dei
totalitarismi nascenti, in particolare un convinto
antifascista. Abbandonò l'Austria dopo l''
Anschluss'', anche per le sue origini
ebraiche, e lasciò l'
Europa continentale dopo l'avvento al potere del
nazionalsocialismo e con la
seconda guerra mondiale imminente; rifugiatosi poi negli
Stati Uniti d'America e infine in
Brasile, qui si
suicidò nel 1942 assieme alla sua seconda moglie.
da Wikipedia
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